ESG PLAN PMI

Le PMI che intendono impegnarsi in un percorso di sviluppo sostenibile e rendicontarne l’attuazione, devono affrontare uno scenario incerto, particolarmente impegnativo. Anche la semplificazione introdotta con la VSME rimane complessa, non facilita un’assimilazione graduale, accessibile e motivata. 

Non essendo obbligate alla redazione di un Report di Sostenibilità le PMI (come i cittadini, consumatori e utenti) sono ancora lontani dall’adozione di comportamenti per produrre, consumare, lavorare e governare, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile; la consapevolezza e l’impegno collettivi non sono ancora sufficienti. In generale, non si ritiene né necessario, né, tantomeno, conveniente, avviare – al momento o nel breve periodo – un’evoluzione sostenibile, poiché ritenuta un costo che non genera ricavi, una complicazione organizzativa appesantita da adempimenti onerosi e non stimolata da incentivi. 

Serve uno strumento, un sistema, una guida per consentire alle PMI di acquisire adeguate competenze sulle questioni di sostenibilità nel processo di transizione verso un’economia rispettosa del futuro, che dovranno essere proporzionati e adeguati alle capacità e alle caratteristiche di ogni specifico caso, alla portata e alla dimensione dell’attività; senza impegni gravosi o, anche, inutili e pure esagerati. Tale strumento consentirà di limitare la rendicontazione di sostenibilità alle informazioni essenziali per la comprensione dell’impatto e del modo in cui questo influisce sull’andamento dell’attività, sui risultati e sulle prospettive. 

Lo strumento che serve è il Sistema ESG PLANNER PMI,  innovativo, flessibile e implementabile con semplicità per la compilazione e la validazione di Report di Sostenibilità. 

L’ESG PLAN PMI è stato strutturato partendo da una una specifica Ricerca condotta attraverso interazioni dirette con un campione di trecento PMI, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico sulla Sostenibilità di Università Sapienza. 

In linea con il principio di proporzionalità e con la natura volontaria del reporting, vige la scelta di limitare i requisiti da rendicontare affidando al buon senso la selezione delle informazioni da rilasciare secondo priorità e prevalenza obiettiva. 

Le PMI non obbligate hanno quindi la possibilità di redigere il loro Report assimilando nozioni e assumendo impegni con gradualità, oltre che in proporzionalità. Questo significa che possono selezionare tra le diverse questioni di Sostenibilità elencate nel ESG PLAN PMI quelle più adatte, idonee e congeniali per una programmazione scalare in tre fasi, in almeno tre anni, valorizzando le attività già conformi e procedendo per gradi a perfezionare gli adempimenti ritenuti determinanti per un Report di Sostenibilità credibile e rappresentativo. 

Sono previsti quattro livelli di rendicontazione delle questioni di sostenibilità (QdS): 

  1. START tratta 8/12  QdS
  2. BASE tratta 12/18 QdS 
  3. AVANZATO tratta 18/25 QdS 
  4. EVOLUTO tratta 25/40 QdS.

In ciascuno di essi è possibile aggiungere requisiti adottati o in corso di adozione spontanea, ovvero sottrarre quei requisiti inutili, non dovuti o non accessibili secondo la discrezione di chi ha la responsabilità di farlo; fermi restando gli adempimenti specificatamente richiesti dai committenti secondo esigenze produttive proprie stabilite perla catena di fornitura. 

Con il supporto AI la guida fornisce, oltre un percorso personalizzato di attuazione, contenuti, estratti con l’ausilio dell’AI dall’archivio di oltre 6.000 Report di Sostenibilità già pubblicati, che rendono la rendicontazione immediata, allineandola alla matrice di materialità, priorità e rilevanze a misura di PMI. Vengono facilmente declinate le tematiche fondamentali, i requisiti, che il Report di Sostenibilità deve comunicare in maniera comprensibile, pertinente, verificabile, comparabile, rappresentati fedelmente.